Oggi mi va di parlare di Tarragona, la mia città d'adozione, tramite questo brano scritto anche l'anno scorso nel corso d'italiano.
Eclissata dalla collosale e cosmopolita Barcellona, sita a 90 Km al Nord, e dai paesini costieri tipici, sono pochi i privilegiati visitatori che si vantano di conoscere le meraviglie che nasconde Tarragona.
È una fortezza naturale su una collina che 2000 anni fa fu scelta dai romani come piazza forte. Fermi sul Balcó del Mediterrani, belvedere sul mare e la spiaggia El Miracle, con il mare dietro di noi, vediamo il passato, il presente e il futuro della città.
A destra c'è il passato: la Via Augusta, l'Anfiteatro, la Torre del Pretrotio, il Circo, il Forum, le Muraglie Medievali e la Catedrale tra i tanti palazzi e monumenti nominati Patrimonio dell'Umanità.
Di fronte a noi, il presente rappresentato dalla Rambla Nova, via principale di Tarragona che è piena di negozzi, bar, palazzi modernisti e monumenti tra cui distacca il Monument als Castellers, torri umane proprie del folclore locale.
E a sinistra troviamo il futuro scritto nel fumo uscente dalle ciminiere delle petrochimiche e nelle scie delle navi che lasciano il porto.
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