martes, 26 de junio de 2012

Torino nel cuore


Dopo quattro anni in Italia è arrivato il momento della partenza. Anche se torniamo a casa, è un momento triste perché dovremo separarci di tante persone a cui vogliamo bene. Parlo della meravigliosa gente che abbiamo conosciuto in questo periodo. Della gente che ci ha fatto un posto nelle loro vite. Della gente che ci ha trattato benessimo. Della gente che non dimenticheremo mai e che rimarrà per sempre nei nostri cuori. Della gente che ha fatto che la nostra “avventura italiana” sia indimenticabile. Vorrei ringraziare tutti.
Grazie a Fausto, collega di José Luis, ma anche grande amico, per essere stato il nostro cicerone sin dall’inizio, perché sei stato sempre disponibile per le nostre domande e per aver ascoltato le lamentele di José Luis nei brutti momenti.
Grazie alle maestre e il personale dell’Asilo Nido Giocolando di Collegno, con cui le nostre bimbe hanno imparato l’italiano e dove ci siamo trovati benissimo sin dal primo giorno. A Calina, per il tuo lavoro silenzioso, ma imprescindibile. A Pina, la cuoca, per la tua simpatia e perchè hai insegnato alle nostre figlie i sapori italiani. A Mirella, perché sei una capitano stupenda che sa guidare la nave anche sotto il temporale. Alle maestre Elsa e Chiara, perché avete fatto il possibile perché ci capissimo quando non parlavo ancora bene l’italiano e per inserire Ruth in un nuovo posto. E alle maestre Alessandra, Sharon e Stefania, per la vostra simpatia, per quanto avete coccolato le mie cucciole, per quanto hanno imparato insieme a voi, perchè so che si sono divertite tantissimo con voi e per quanto volete bene Ruth e Judith. Siete meravigliose.
Grazie alle mamme dei bambini del nido, perché ci avete accolto e ci avete fatto sentire parte del gruppo: Michela, mamma di Federica ed Alessandro; Nadia, mamma di Rebecca; Stefania, mamma di Susanna e Luca; Mascia, mamma di Giorgia e Gabriele,...
E, tra queste mamme, grazie in speciale ad Agata, mamma di Maya, per tutte le camminate che abbiamo fatto insieme (devi promettere che continuerai quando me ne sarò andata), per tutte le volte che, non riuscendo ad andare a camminare, ci siamo trovate a pranzo e condiviso il dolce per non ingrassare (ahahah) e per la tua sincera amicizia.
Grazie a Feli (di Madrid), perché sei stata un’isola spagnola nei miei primi mesi nel mare italiano, per tutte le mattine che abbiamo passato insieme con la scusa di fare solo un caffè e abbiamo parlato per ore, per avermi fatto capire tanto su i modi da fare italiani e per tutte le volte che mi hai fatto ridere con i tuoi faterelli.
Grazie a ”Las chicas”, il gruppetto di donne spagnole, Marisa (di Zaragoza), Loli (di Barcellona), Rosa (di Valladolid) e Tamara (di Madrid), per tutte le mattine di giovedì condivise, le chiacchiere e i caffè, perché siete sempre state molto carine con me, perché mi avete proccurato i miei unici lavoretti italiani e perché anche voi mi avete spiegato tante cose che ci voleva sapere sulla vita in Italia.
Grazie al CTP 66 Martiri di Grugliasco, per organizzare i corsi d’italiano dove ho conosciuto delle persone stupende. All’insegnante Giusy, perché mi hai inserita nell’italiano e mi hai fatto conoscere il concorso Lingua Madre. All’insegnante Lidia, perché hai fatto che la mia “avventura italiana” sia più piacevole, perché hai condiviso con me e con le altre non solo lezioni ma anche chiacchiere, confidenze, consigli e qualche dolcetto, perché mi hai supportata e sopportata, perché hai fatto resvegliare la mia passione per la scrittura e, insomma, perché non sei più la mia insegnante ma una mia amica. Mi mancherai tantissimo.
Grazie alle mie colleghe di studio, per tutte le ore che abbiamo passato insieme e perché mi avete fatto capire quanto sia difficile per alcuni stranieri andare via dal proprio paese cercando un futuro migliore. A Catalina (Romania), per la tua dolcezza, ti auguro tanta felicità e una bella famiglia; a Larissa (Rusia), perché sei stata la mia prima tifosa, ti auguro una vita piena insieme alla tua stupenda famiglia; a María (Spagna), perché hai allucinato e riso con me sulle cose diverse che ci siamo trovati qui e non ci sono in Spagna, ti auguro che tu trovi un lavoro che ti piaccia e che tu sia felice; a Andreea (Romania), perché sei piena d’illusioni e di desideri, spero che tu lasci indietro i tuoi dubbi e le tue paure e ti auguro che tu raggiunga al più presto il tuo desiderato futuro; a Sonia (Tunisia), perché mi hai fatto capire che c’è ancora gente che si impegna e lotta per il futuro del suo paese, vi auguro il meglio, a te e alla Tunisia; e a Roza (Brasile), l’ultima arrivata, per avere condiviso con noi il tuo meraviglioso talento, ti auguro che si avverino i tuoi sogni e che tu sia molto felice.
Grazie alla maestra di danza, Serena, perché Ruth ha scoperto il mondo della danza con te, perché si divertiva tanto quando andava da te a lezione e perché i saggi che avete preparato l’hanno fatto sentirsi una vera ballerina e un po’ principessa. Ti auguro tanto successo, sei una bravissima insegnante.
Grazie alle maestre della Scuola Materna Wera Leumann di Collegno. A Maria e Antonia che hanno conosciuto Ruth l’anno scorso, quando era un po’ incontrollabile, per la vostra pazienza infinita. A Rosa, perché sei una brava maestra e perché sei stata molto paziente con le risposte, tante volte dispettose, di Ruth; e a Katia, per aver seguito Ruth questi due anni, perché non l’hai lasciata perdere, perché le hai trasmesso il piacere della lettura, perché abbiamo imparato a capire un po’ meglio nostra figlia, perché la vuoi bene e perché, in somma, hai tenuto la sua mano durante questa tappa di crescita.
Grazie ai genitori e ai nonni dei compagni di Ruth, per la vostra simpatia e per tutti i minuti che abbiamo condivisi nel solito caos del corridoio e ai giardini davanti alla scuola, in cui abbiamo passato più tempo a cercare i piccoli, che si erano nascosti dietro la solita siepe o erano andati in piazza, che a parlare tra di noi. Anche a tutti  ibambini della sezione blu, quella di Ruth, per i bellissimi disegni e pensieri che hanno regalato a lei. E uno speciale ringraziamento alle colleghe volontarie della Biblioteca della scuola con cui mi sono trovata sempre benissimo. A Ida, nonna di Federica, Adrianna, nonna d’Agnese, e Silvia, nonna di Giulia, perché è stato un piacere lavorare con voi e sentire il vostro parere di nonne. Tutti i nonni fate un grosso lavoro prendendovi cura dei vostri nipoti quando il lavoro costringe i vostri figli. A Silvana, mamma di Marco, perché sei autentica e trasparente e quello mi piace tanto; perché, malgrado a tutto, non hai mai perso il sorriso e sei riuscita a tenere il tuo carettere solare; ti auguro tanta felicità. E a Lia, mamma di Francesco, perché hai avuto fiduzia in me, sono contenta perché hai capito che devi andare avanti, che non devi continuare il viaggio in treno se hai voglia di scendere e fare il resto della strada camminando, so che avrai un lieto fine perché lo meriti.
E, per ultimo, grazie alla famiglia Rapetta–Carbone, cioè, Marco, Cinzia, Giulia e Davide, con cui siamo andati d’accordo da quando ci siamo conosciuti. Quattro persone meraviglose che ci hanno aperto la porta di casa loro e ci hanno fatto sentire come a casa nostra. Grazie a Marco per avere fatto venire José Luis alla partita di calcetto che tanto gli mancava da quando siamo arrivati e per tutte le grigliate che ci hai preparato. Grazie a Giulia per la tua pazienza con Ruth, perché, anche se litigate ogni cinque minuti, so che vi volete benissimo. Grazie al tenero Davide, troppo piccolo per capire che la tua amica Judith, “Ith” come la chiami tu, va via e non vi vedrete così spesso, ci mancherai. E grazie a Cinzia per tutto l’italiano che mi hai fatto imparare, per tutte le confidenze e le chiacchiere su skype, per i consigli, per quanto ti sei preoccupata per noi, per tutte le volte che ci siamo trovati fuori per farmi più leggero il tempo in cui mi trovavo da sola con le piccole e, soprattutto, per la vera amicizia che mi hai regalato. Ci mancherete tantissimo, vi vogliamo bene.
Ora ci resta solo imballare le nostre cose e traslocare, ma partiremo con i cuori spezzati. Grazie a tutti voi.

jueves, 7 de junio de 2012

Belghe gratinate con riso, cotto e formaggio

Oggi condivido con voi un'altra ricetta del sito Kanela y Limón (chi capisce lo spagnolo può trovare in questo link la ricette, le foto (più belle delle mie) e anche le ricette per la besciamella veloce e per il riso in bianco cotto nel microonde http://kanelaylimon.blogspot.com.es/2012_05_01_archive.html). Il sapore è sorprendente, io mangiavo sempre la belga in insalata, mai cotte, e devo cire che sono buonissime. Inoltre, è una ricetta molto semplice. Via con la ricetta.


INGREDIENTI:

  • 200g di riso bianco
  • 3 belghe
  • 6 fette di prosciuto cotto
  • Formaggio a fette (uno che fonda bene)
  • 300 ml di besciamella


  • PREPARAZIONE:

    Riscaldiamo il forno, opzione grill, alla massima temperatura. Puliamo per bene le belghe, togliamo le foglie più esterne e tagliamo ogni belga in due, longitudinalmente. In una casseruola capiente, con tanta acqua (e anche un po' di sale), mettiamo le mezze belghe, aggiungiamo uno spruzzo di succo di limone e facciamo cuocere. Circa 12 minuti basteranno per farle diventare molle.


    Adagiamo una fetta di cotto, poi la ricropiamo con due fette di formaggio e, per ultimo, mettiamo una metà di belga (foto 1). Facciamo l'involtino, con tanta attenzione (foto 2). Ripetiamo questo passo con le altre cinque metà di belga.


    Anteriormente, avremo cotto il riso in bianco. Su una teglia da forno, mettiamo il riso nel fondo. Dopo, adagiamo gli involtini di belga, cotto e formaggio.


    Versiamo su gli involtini la salsa besciamella, preparata da noi oppure confezionata (foto 1). E poi, mettiamo uno strato di fette di formaggio (foto 2).


    Inforniamo fino a gratatura. Pronto per mangiare, ma, secondo me, sarebbe un piatto unico, non ce la farete a mangiare niente dopo.

    Endibias gratinadas con arroz, jamón y queso

    Hoy toca receta. Uno de los restos que propone la web Kanela y Limón (aquí encontrareis la receta y sus fotos, mucho mejores que las mías, así como la receta para hacer una salsa bechamel express y el arroz blanco en el microondas http://kanelaylimon.blogspot.com.es/2012_05_01_archive.html). El resultado es sorprendente, yo siempre había comido las endibias en ensalada, pero cocinadas así están realmente buenas. Además, es una receta muy sencilla. Vamos allá.


    INGREDIENTES:



  • 200g de arroz blanco
  • 3 endibias
  • 6 lonchas de jamón cocido
  • Queso en lonchas (uno que funda bien)
  • 300 ml de bechamel


  • PREPARACIÓN:

    Precalentamos el horno, en la posición grill, a la temperatura máxima. Lavamos bien las endibias, retiramos las hojas más externas y cortamos las andibias en dos, longitudinalmente. En una cazuela con abundante agua (yo añadí un poco de sal, costumbre, jeje), ponemos las mitades de endibia, añadimos un chorro de zumo de limón y cocemos, en unos 12 minutos estarán tiernas.


    Colocamos sobre la tabla una loncha de jamón, luego la cubrimos con dos lonchas de queso y, por último, ponemos una endibia (foto 1). Después enrollamos el conjunto, con cuidado (foto 2). Repetimos este paso para las otras cinco mitades de endibia.


    Previamente habremos cocido el arroz blanco. En una fuente de horno, colocamos el arroz en el fondo. Sobre él colocamos los rollitos de endibias, jamón y queso.


    Echamos una sobre los rollos una capa de salsa bechamel, preparada en casa o, en su defecto, comprada (foto 1). Después colocamos una capa de lonchas de queso (foto 2).


    Metemos al horno a gratinar hasta que la superficie se dore. Listo para comer, eso sí, recomiendo que lo toméis como plato único, porque llena.